Sistemi Insediativi

Dal Quadro Conoscitivo al Sistema Informativo Territoriale – SISMA

Nella seconda fase della Convenzione INU-Commissario per la Ricostruzione, è stato predisposto il Quadro Conoscitivo (QC) dei “Comuni maggiormente colpiti”, uno strumento a supporto dei Programmi Straordinari di Ricostruzione (PSR) e dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA), ma anche per tutte le future attività di programmazione e pianificazione ordinaria.

Il Quadro Conoscitivo, così come prodotto nell’ambito della Convenzione, è essenzialmente uno strumento statico, formato da un mosaico di Carte georeferenziate e restituite in formato immagine, con le quali è possibile effettuare la Verifica di Compatibilità dei PSR e PUA con le componenti territoriali, ambientali e paesaggistiche e la Verifica di Coerenza dei PSR e PUA con l’Armatura Urbana e Territoriale (si veda il Rapporto 2).

Il sistema di cartografie del QC è formato da due sezioni, il QC-Tematismi (formato da 4 Carte: Valori, Rischi Territoriali, Degrado/Abbandono, Vincoli)e il QC-Armatura Urbana e Territoriale.

Nell’ambito della Convenzione INU-Commissario, è stata prodotta la cartografia relativa al QC-Tematismi dei Comuni maggiormente colpiti (56 Carte in totale). Viceversa, il QC-Armatura Urbana e Territoriale, a causa della difficile e onerosa reperibilità dei materiali di base (i Piani Regolatori Generali), è stato predisposto solo in termini esemplificativi, relativamente ad un quadrante in scala 1:5.000 del Comune di Teramo restituito in formato immagine georeferenziato.

Le fonti utilizzate per la predisposizione del QC sono di tipo istituzionale (vedi Rapporto 2), cioè derivate dai geoportali e agli opendata nazionali (Ministeri e Agenzie), regionali (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria) e provinciali, oppure acquisite direttamente dalle stesse.

Come si è già introdotto, il QC realizzato nell’ambito della Convenzione INU-Commissario è uno strumento statico, non aggiornabile, un mosaico di Carte georeferenziate restituite in formato immagine. Il loro utilizzo si può pertanto riportare a quello tradizionale della cartografia cartacea, limitato al controllo visuale delle classi rappresentate nelle Carte stesse, senza possibilità di interazione e di porre in relazione le componenti territoriali con le scelte progettuali (ad esempio, con la finalità di strutturare indicatori di controllo).

La possibilità di evolvere il suddetto Quadro Conoscitivo a Sistema Informativo Territoriale (SIT) – Sisma consente di superare queste limitazioni. Infatti il SIT-Sisma:

  • E’ un supporto dinamico, che la Struttura del Commissario può fornire agli USR e ai Comuni e pubblicarlo sul web.
  • E’ uno strumento dinamico e quindi aggiornabile ma anche implementabile, aggiungendo nuovi strati geografici a quelli esistenti (ad esempio prodotti dalla stessa Struttura del Commissario).
  • E’ interattivo, consente cioè di far emergere le interazioni tra le componenti territoriali e le scelte progettuali, attraverso interrogazioni verticali del database.
  • Può immagazzinare e gestire un numero di dati e informazioni ben più alto di quelle rappresentate sull’attuale Quadro Conoscitivo. Il QC ‘rappresenta’ solo alcune informazioni delle componenti urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche, mentre il SIT consente di arricchire tali informazioni con tutte quelle ritenute utili o necessarie, modificandone anche la rappresentazione.
  • E’ costituito da coperture geografiche misurabili con strumenti specifici. Questa caratteristica consente di popolare set di indicatori finalizzati, ad esempio, alle Valutazioni ambientali o prestazionali.
  • Consente di cambiare le basi (Open Street Map, Google Map, Ortofoto regionali, Carta Tecnica Regionale, IGM, etc.) e le scale di rappresentazione in ordine all’utilizzo specifico che se ne vuole fare.
  • Consente di effettuare più efficacemente e con maggior controllo la Verifica di Compatibilità dei PSR e PUA con le componenti territoriali, ambientali e paesaggistiche e la Verifica di Coerenza dei PSR e PUA con l’Armatura Urbana e Territoriale.

Il passaggio al SIT-Sisma può essere infine l’occasione per realizzare anche il QC-Armatura Urbana e Territoriale dei Comuni del Cratere. Infatti, a causa della difficile e onerosa reperibilità dei materiali di base (i Piani Regolatori Generali), nell’ambito della Convenzione INU-Commissario esso è stato affrontato solo a livello metodologico e realizzato solo con una esemplificazione sul Comune di Teramo, rimandando ai Comuni la sua predisposizione. La disponibilità di risorse adeguate permette il reperimento e l’elaborazione delle coperture geografiche necessarie alla sua realizzazione, come ad esempio i Piani Regolatori Generali dei comuni (spesso in formato cartaceo e che quindi vanno digitalizzati), le infrastrutture tecnologiche (disponibili solo in rari casi) e le basi cartografiche. Come base cartografica, oltre alle Carte Tecniche Regionali, si possono utilizzare anche le Carte Catastali che consentono di collegare il SIT con i database della struttura commissariale e degli USR che ad esempio descrivono lo stato di danno degli edifici, l’avanzamento delle pratiche, i dati strutturali e altro. Si realizza così una lettura che integra le componenti urbanistiche e la potenzialità della trasformazione dei suoli con i dati della ricostruzione.

A fianco di questa elaborazione, risalendo alla scala territoriale, si può aggiungere anche il SIT del Quadro Conoscitivo della pianificazione sovracomunale, strumento che consente di implementare un ulteriore livello di Verifica di Coerenza.

IL SIT-Sisma può essere gestito in locale attraverso il software gratuito QGIS e messo a disposizione degli USR e dei Comuni trasmettendo il Data Base. Altresì può essere pubblicato sul web utilizzando applicazioni specifiche (ce ne sono anche di gratuite), che consentono parimenti agli USR e ai Comuni di consultare il SIT e di interagire con esso.

Il SIT-Sisma e il Quadro Conoscitivo che esso integra e rende operativo, non vanno interpretati come una versione aggiornata (e digitalizzata) delle analisi per fare i piani,  ma come un accordo, un “patto della società locale”, nel senso che attraverso le procedure di implementazione, perfezionamento e recepimento, in essi assumono significati “sociali” i valori (paesaggistico-ambientali, storico, culturali etc.) le fragilità (sismica, idrogeologica, ambientale, etc.) e le intersezioni dei loro areali (conflittualità) e con essi matura una nuova responsabilità non derivata dalla prescrizione ma dalla consapevolezza.