Quadro Conoscitivo

La costruzione del Quadro Conoscitivo, come elemento cardine del governo del territorio, presuppone due condizioni:

  • una ampia condivisione necessaria alla sua interoperabilità alle diverse scale e da parte dei diversi utenti, condizione dalla quale  deriva una “semplificazione” delle conoscenze di base senza la riduzione della loro scientificità;
  • la terzietà del suo processo formativo, rispetto ai soggetti decisori, che lo caratterizzano come una prassi sociale e cooperativa piuttosto che come uno “strumento” urbanistico.

L’impianto concettuale così tratteggiato conferisce una centralità al Quadro Conoscitivo rispetto a tutte le prassi di governo del territorio: valutazione, pianificazione, gestione, ma propone anche una sua autonomia formativa rispetto al Piano, che non rallenta i processi di pianificazione in corso e supporta quelli in fase di avvio.

In questo senso il Quadro Conoscitivo non va interpretato come una versione aggiornata (e digitalizzata) delle analisi per fare i piani,  ma come un accordo, un “patto della società locale”, nel senso che in esso assumono significati sociali i valori (paesaggistico-ambientali, storico, culturali etc.) le fragilità (sismica, idrogeologica, ambientale, etc.) e le intersezioni dei loro areali (conflittualità) e con essi matura una nuova responsabilità non derivata dalla prescrizione ma dalla consapevolezza.

Esperienze e metodologia per la costruzione del Quadro Conoscitivo

Per la costruzione del Quadro Conoscitivo (QC), la Metodologia è stata derivata da numerose precedenti positive sperimentazioni, in particolare (vedi Rapporto dal Territorio INU 2007 e successivi) la Carta Regionale dei Suoli (CRS) prevista dalla Legge Regionale n. 23/99 “Tutela, governo ed uso del territorio” della Basilicata, e la sua evoluzione, la Carta dei Luoghi e dei Paesaggi (CLeP), sperimentata nell’ambito nel progetto SICORA – Supporto Informativo per la gestione della Costa della Regione Abruzzo e soprattutto nell’ambito del nuovo Piano Paesaggistico della Regione Abruzzo dove prende anche il nome di “Sistema delle Conoscenze Condivise” (http://opendata.regione.abruzzo.it/tema/sistema-conoscenze-condivise-0).

Il Quadro Conoscitivo è strutturato in carte sintetiche a supporto della pianificazione e della valutazione delle scelte relative ai PSR (Programmi Straordinari di Ricostruzione) e ai PUA (Piani Urbanistici Attuativi), che utilizza l’attuale disponibilità di informazioni geografiche e statistiche open data ma che in futuro, a seguito della costituzione di un potenziale SIT-Sisma, può assumere dimensioni operative più ampie per la produzione di indicatori prestazionali e di controllo/monitoraggio del territorio e dei suoi strumenti di governo.

L’impianto concettuale del QC che si propone è sufficientemente sintetico, aggiornabile, misurabile e interoperabile e consiste in due grandi campi di rilevazione:

  • TEMATISMI PEASAGGISTICO-AMBIENTALI:
    • VALORI: complesso dei valori naturalistici, ambientali, paesaggistici, rurali, storici e archeologici. La forma areale dei valori è rappresentata in base alle categorie alto, medio e basso.
    • RISCHI TERRITORIALI: complesso delle pericolosità e fragilità territoriali e ambientali, come ad esempio le fragilità idrogeologiche e le idrauliche. La forma areale dei rischi territoriali è rappresentata in base alle categorie alto, medio e basso.
    • DEGRADO/ABBANDONO: rappresentano le aree degradate (cave e discariche) e i suoli produttivi agricoli abbandonati.
    • VINCOLI: complesso dei vincoli ope-legis ricognitivi, derivati dalle pianificazioni sovraordinate come ad esempio i Piani regionali paesistici o paesaggistici.
  • ARMATURE URBANE E TERRITORIALI:

lettura dei suoli alla scala comunale, che individua il sistema infrastrutturale, la viabilità, i suoli urbanizzati e non urbanizzati destinati alla Residenza e alla Produzione. Vengono inoltre individuate: le zone destinate ai Servizi (DI 1444/68) e alle Attrezzature, la viabilità e gli edifici strategici destinati alla gestione delle emergenze e a cui sono legate le schede della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE); gli edifici di proprietà pubblica ai quali sono legate specifiche schede AEDES di rilevamento del danno.

Il Quadro Conoscitivo che pertanto si propone in questa sede è formato da due sezioni, il QC-Tematismi e il QC-Armatura Urbana e Territoriale. In questa Sezione si descrive solo il set di cartografie del QC-Tematismi, e si rimanda alla Sezione Armature Urbane per la descrizione dei contenuti del QC-Armatura Urbana e Territoriale.

Specifiche tecniche del Quadro Conoscitivo – Tematismi

Nella successiva tabella si riportano le specifiche tecniche per la costruzione del QC-Tematismi così come delineato nel precedente paragrafo. Quando pertinente al tematismo, alcune coperture geografiche sono caratterizzate attraverso ‘livelli’, differenziati generalmente in alto, medio e basso. Inoltre, le coperture geografiche sono differenziate per Regione. Nella maggior parte dei casi, le coperture regionali di uno stesso tematismo derivano dalla stessa fonte. A volte può accadere che esse siano diverse come ad esempio nel caso di alcuni tematismi della Regione Marche.

Fonti e specifiche per la costruzione QC-Tematismi

  PrimitiveLivelloAbruzzoLazioUmbriaMarche
VALORI  
NaturalisticiRete EcologicaArealiAltoAmbiti di Connessione + Aree CentraliRete EcologicaSistemi di connessione
 Valore EcologicoArealiAlto/Medio/BassoCarta della Natura (Valore ecologico)  Carta della Natura (Valore ecologico)  Carta della Natura (Valore ecologico)  Rete Ecologica (Valenza geobotanica)
 BoschiArealiAltoCLC 2018 (3.1 Zone boscate)CLC 2018 (3.1 Zone boscate)CLC 2018 (3.1 Zone boscate)CLC 2018 (3.1 Zone boscate)
Agricoli ArealiAltoCLC 2018 (2.1.2. Seminativi in aree irrigue 2.1.3. Risaie 2.2.1. Vigneti 2.2.2. Frutteti e frutti minori 2.2.3. Oliveti)CLC 2018 (2.1.2. Seminativi in aree irrigue 2.1.3. Risaie 2.2.1. Vigneti 2.2.2. Frutteti e frutti minori 2.2.3. Oliveti)CLC 2018 (2.1.2. Seminativi in aree irrigue 2.1.3. Risaie 2.2.1. Vigneti 2.2.2. Frutteti e frutti minori 2.2.3. Oliveti)CLC 2018 (2.1.2. Seminativi in aree irrigue 2.1.3. Risaie 2.2.1. Vigneti 2.2.2. Frutteti e frutti minori 2.2.3. Oliveti)
Archeologici Areali, lineari e puntualiAltonPPR – Zone di interesse archeologicoPTPR – Aree archeologiche + Linee archeologiche + Punti archeologici + punti rurali identitari + punti archeo tipizzati + punti geomorfologici tipizzatinPPR – Aree archeologiche   PTCP PG – localizzazione  presenze archeologichePPAR – Zone archeologiche
StoriciEdificiPuntualiAltonPPR – Beni storiciPTCP PG – Emergenze storico architettonichenPPR – Beni storico culturali (residenziali, militari, industriali, religiose, infrastrutture)
 Nuclei storiciArealiAltonPPR – Aree urbane di valore storicoPTPR – Centri storici
 PercorsiLineariAltoCarta dei Tratturi Cammini CiclabiliCarta dei Tratturi Cammini Ciclabili  Carta dei Tratturi Cammini CiclabiliCarta dei Tratturi Cammini Ciclabili
RISCHI TERRITORIALI  
PericolositàFraneArealiAlto/Medio/BassoMosaico ISPRAMosaico ISPRAMosaico ISPRAMosaico ISPRA
 AlluvioniArealiAlto/Medio/BassoMosaico ISPRAMosaico ISPRAMosaico ISPRAMosaico ISPRA
 Faglie ACLineariAltoITHACAITHACAITHACAITHACA
Fragilità Ambientale ArealiAlto/Medio/BassoCarta della Natura (Fragilità Ambientale)Carta della Natura (Fragilità Ambientale)Carta della Natura (Fragilità Ambientale)
DEGRADO E ABBANDONO  
Discariche ArealiUso del Suolo (discariche e depositi)Uso del Suolo (discariche e depositi)CLC 2018 (1.3.2 Discariche)CLC 2018 (1.3.2 Discariche)
Cave ArealiUso del Suolo (aree estrattive)Uso del Suolo (aree estrattive)CLC 2018 (1.3.1 Aree estrattive)CLC 2018 (1.3.1 Aree estrattive)
Abbandono ArealiCLC 2018-CLC 2000 – Seminativi – Colture Specializzate – Altre ColtureCLC 2018-CLC 2000 – Seminativi – Colture Specializzate – Altre ColtureCLC 2018-CLC 2000 – Seminativi – Colture Specializzate – Altre ColtureCLC 2018-CLC 2000 – Seminativi – Colture Specializzate – Altre Colture
VINCOLI  
PaesaggisticiArt. 136 DLgs 42/04 DecretiAreali, lineari, puntualinPPR – DM ex L. 1497/39 [l1497 abruzzo poligoni GB + l1497 abruzzo linee GB + l1497 abruzzo punti GB]PTPR – DM ex L. 1497/39nPPR – DM ex 1497/39, Aree tutelate Art. 136nPPAR – DM ex 1497/39, Aree tutelate Art. 136
 Art. 142 DLgs 42/04 Fasce di rispettoArealinPPR – ex L. 431/85 [l431 abruzzo aree risp fluv GB + l431 abruzzo curve GB]PTPR – ex L. 431/85 [fasciarispetto + costalaghi+ altimetria1200m]  nPPR – ex L. 431/85 [fiumi_buff150m + laghi_buff300m + aree_q1200m]SITAP – ex L. 431/85 Fiumi + Zone > 1200 slm + Aree tutelate ex 431/85 + nPPAR Galassini
 Art. 136 DLgs 42/04 Beni storiciPuntualiVINCOLI IN RETEVINCOLI IN RETEVINCOLI IN RETEVINCOLI IN RETE
Piano Paesistico / PaesaggisticoArealiArealiPRP – Inviluppo Zonizzazione prp gb regionPTPR – rispetto linee archeologiche + aree agricole identitarie + centri storici + rispetto centri storici + aree borghi identitari + rispetto punti rurali + rispetto linee tipizzate + rispetto geomorfologici + decreti archeologici + boschi RI + rispetto punti archeologici + urbanizzatoPTCP PG – Ambiti di salvaguardia paesaggistica delle aree boscate + aree a compatibilità condizionata + aree ad alta esposizione panoramica + aree ad elevata diversità floristico vegetazionale + aree archeologiche definite + aree di studio + aree faunistiche segnalate e di elevato interesse naturalistico + aree in classe 3-2-1-4a-4b + aree potenzialmente compatibili + zone di salvaguardia paesaggistica corsi d’acqua PTCP TN – Tav IIaPPAR – Sottosistema Geologico-Geomorfologico + Paesaggio agrario + Zone archeologiche + Luoghi storici + Sottosistema Botanico-Vegetazionale + Valori paesaggistici e ambientale
 LineariLineariPTCP TN – Tav IIaPPAR – Linee e percorsi storici
 PuntualiPuntualiPRP – Aree di interesse archeologico (da vincoli nPPR)PTCP PG – Emergenze storico architettoniche + localizzazione presenze archeologiche + singolarità geologiche PTCP TN – Tav IIaCentri e nuclei storici
Vincolo idrogeologico ArealiVincolo idrogeologico
Aree protette / ZPS ArealiMinTE Aree protetteMinTE Aree protetteMinTE Aree protetteMinTE Aree protette
SIC ArealiMinTE SICMinTE SICMinTE SICMinTE SIC
ZSC ArealiMinTE ZSCMinTE ZSCMinTE ZSCMinTE ZSC
Zone umide ArealiPTPR – Zone umide
Tratturi LineariCarta di TratturiCarta di TratturiCarta di TratturiCarta di Tratturi

* Nella cartografia, non sono presenti alcuni tematismi relativi al paesaggio contenuti nel PTCP della provincia di Terni in quanto in origine in formato immagine.

** Le coperture geografiche relative al PPAR delle Marche sono il prodotto della vettorializzazione, elaborata nell’ambito del presente lavoro, delle carte in formato immagine.

Abbreviazioni:

  • nPPR – nuovo Piano Paesaggistico Regionale
  • PTPR – Piano Territoriale Paesaggistico Regionale
  • PPAR – Piano Paesistico Ambientale Regionale
  • nPPAR –  nuovo Piano Paesistico Ambientale Regionale
  • SITAP – Sistema Informativo Territoriale Ambientale e Paesaggistico
  • CLC – Corine Land Cover
  • MinTE – Ministero della Transizione Ecologica
La Cartografia dei Tematismi

In applicazione della metodologia e delle specifiche descritti nei precedenti paragrafi, è stata prodotta la cartografia relativa al QC-Tematismi dei Comuni maggiormente colpiti (Ordinanza n. 101 del 30 aprile 2020), rappresentata in scala 1:50.000 e restituita in formato immagine georeferenziato. Il QC-Armatura urbana e Territoriale è descritta nella relativa sezione del presente Rapporto.

Nella Immagine successiva è riportato il Quadro di unione della Cartografia dei Tematismi attraverso il quale è possibile scaricare i file immagine georeferenziati.

Fig. 1 – Quadro di unione della Cartografia dei Tematismi (cliccare sul quadrante per scaricare il file zip delle carte del QC) GIORDANO Inserire link su ogni quadrante per scaricare i file zip del QC

Modalità d’uso del Quadro Conoscitivo da parte dei Comuni

Il Quadro Conoscitivo così come proposto in questo documento, supporta due principali attività:

  • Verifica di Compatibilità degli interventi previsti dai PSR e dai PUA con i contenuti del QC-Tematismi.
  • Verifica di Coerenza degli interventi previsti dai PSR e dai PUA con i contenuti del QC-Armatura Urbana e Territoriale.

Queste due attività sono connesse alle rilocalizzazioni, alle scelte di nuova pianificazione oppure a previsioni pianificatorie che riguardano la riqualificazione urbanistica, la rigenerazione urbana e la riqualificazione paesaggistico-ambientale, previsti nei PSR e nei PUA. Tali scelte, saranno argomentate negli atti deliberativi di adozione/approvazione, in relazione alla presenza di elementi conoscitivi del QC e in termini di Verifica di Compatibilità con i contenuti del QC-Tematismi e di Verifica di Coerenza con i contenuti del QC-Armatura Urbana e Territoriale.

Le due Verifiche possono essere effettuate utilizzando una matrice, così come proposto già nella relazione di prima fase, che incrocia gli interventi previsti nel PSR e nel PUA con le componenti di lettura territoriale, ambientale e paesaggistica riportate nel sistema cartografico del QC-Tematismi e del QC-Armatura Urbana e Territoriale.

Si intende con ciò facilitare e al contempo rendere più partecipate e argomentate non solo le scelte della Ricostruzione ma anche quelle successive della gestione ordinaria della ripresa.

Si sottolinea infine che tali verifiche, che si ritengono preliminari, non sostituiscono quelle ope legis, come la Valutazione di Incidenza Ambientale, la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione di Impatto Ambientale, ma possono essere considerate un loro supporto.

Si riposta in questa Sezione la descrizione della Verifica di Compatibilità, rimandando a quella sulle Armature Urbane la descrizione della Verifica di Coerenza.

Verifica di Compatibilità

La Verifica di Compatibilità incrocia gli interventi previste nel PSR e nel PUA con le componenti di lettura territoriale, ambientale e paesaggistica riportate nel sistema cartografico del QC-Tematismi. Tale incrocio può essere predisposto, ad esempio, attraverso la definizione di una matrice di verifica in cui si riportano le Modalità di Intervento da applicare conseguenti alla verifica stessa. A livello generale, tali Modalità di Intervento si ritiene che possano articolarsi in due insiemi:

  • LINEE GUIDA
    • Conservazione
    • Tutela
    • Trasformazione sostenibile
    • Recupero
    • Riqualificazione
  • PRESCRIZIONI

Le LINEE GUIDA riguardano le Modalità di intervento finalizzate alla conservazione o la trasformazione del territorio-ambiente-paesaggio e sono connesse ai livelli di compatibilità espressi dai Valori, dai Rischi territoriali e dal Degrado/Abbandono con gli Interventi areali, lineari o puntuali previsti dai PSR e dai PUA. A livello generale, tali Linee Guida si possono determinare nelle seguenti Modalità di intervento:

                               MODALITA’ DI INTERVENTO

VALORI                                                              

Alto                       Conservazione dei caratteri naturalistici, rurali, storici e paesaggistici / Mitigazione (studio di compatibilità)

Medio                  Tutela dei caratteri naturalistici, rurali, storici e paesaggistici / Mitigazione (studio di compatibilità)

Basso                   Trasformazione sostenibile con opere di riduzione dell’impatto

FRAGILITA’                                                                       

Alto                       Recupero dei caratteri naturalistici, rurali, storici e paesaggistici / Prescrizioni e Condizioni ope legis

Medio                  Riqualificazione dei caratteri naturalistici, rurali, storici e paesaggistici / Prescrizioni e Condizioni ope legis

Basso                    Trasformazione sostenibile con opere di riduzione dell’impatto / Prescrizioni e Condizioni ope legis

DEGRADO E ABBANDONO

Degrado              Recupero dei caratteri naturalistici, rurali, storici e paesaggistici

Abbandono        Recupero dei caratteri rurali e storici dei paesaggi

Tali Modalità devono essere considerate generali. Possono essere integrate e modificate, ma soprattutto, in fase di verifica possono essere ulteriormente dettagliate (questo aspetto è fortemente raccomandato).

Le PRESCRIZIONI sono previste ope legis per alcuni tipi di Pericolosità ambientali contemplate tra i Rischi territoriali (frane, idrauliche, etc.), ma anche per i VINCOLI (autorizzazioni, nulla osta, pareri).

Nella tabella successiva è proposta una configurazione esemplificativa delle Matrice di Verifica di Compatibilità, in cui sulle righe sono riportati alcuni possibili Interventi (elenco da non considerarsi esaustivo e da adattare caso per caso) previsti nei  PSR e i PUA e desunti dall’art. 2 dell’Ordinanza n. 107 del 22 agosto 2020, e sulle colonne i Tematismi del QC. All’incrocio di queste si riportano gli insiemi delle Modalità di Intervento previste.

Matrice di VERIFICA DI COMPATIBILITÀ PSR-PUA/QC

   INTERVENTI     Q.C.DELOCAL.NUOVE SOLUZIONI INSEDIATIVENUOVI SERVIZI E ATTREZZAT.ALTRE NUOVE DESTINAZ. URBANIST.OPERE DI MESSA IN SICUREZ.*STRUTTURE E INFRASTR. STRATEGIC.ALTRE OPERE PUBBLICHE PRIORITARIE
VALORILinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee Guida
FRAGILITA’Linee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni PrescrizioniLinee Guida Condizioni Prescrizioni
DEGRADO / ABBANDONOLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee GuidaLinee Guida
VINCOLIPrescrizioniPrescrizioniPrescrizioniPrescrizioniPrescrizioniPrescrizioniPrescrizioni

* Opere di messa in sicurezza rilevanti e urgenti per il corretto assetto e la protezione del territorio o del contesto urbano.

Come per la tabella precedente, tali Modalità devono essere considerate generali. Possono essere integrate e modificate, ma soprattutto, in fase di verifica possono essere ulteriormente dettagliate (questo aspetto è fortemente raccomandato).

Recepimento e “Meccanismo Agile” di aggiornamento del QC

Il QC-Tematismi e il QC-Armatura Urbana e Territoriale costituiscono la base conoscitiva condivisa da assumere come riferimento per gli atti amministrativi di governo del territorio, sono solo del PSR e dei PUA. In questa forma, i due QC potranno essere recepiti dai Comuni con atto deliberativo consiliare, per rendere gli stessi il riferimento per tutte le successive attività ordinarie o emergenziali di governo del territorio. In questa fase di recepimento il Comune potrà procedere anche ad un contestuale modifica e perfezionamento dei due QC, da concordare con la Struttura del Commissario

Meccanismo ‘agile’ di aggiornamento del QC

Dopo il recepimento, nel caso in cui le analisi e gli studi specifici prodotti nell’ambito del PSR o dei PUA, ma anche della pianificazione ordinaria, facciano emergere elementi di conoscenza che possono aggiornare i QC recepiti, sarà possibile produrre un aggiornamento degli stessi attivando la Conferenza Permanente.

Segnalazione errori e integrazioni del Quadro Conoscitivo

Nel link sottostante i Comuni maggiormente colpiti e gli USR possono scaricare un modello di Scheda in formato doc per la segnalazione di errori e integrazioni del Quadro Conoscitivo.

Scarica Scheda Segnalazione errori e integrazioni (GIORDANO predisporre il link al file “scheda segnalazioni QC.doc”)