Geografie

In questa pagina sono state raccolte alcune geografie con lo scopo di costruire un quadro generale riguardante lo stato dei territori compresi nel Cratere Sismico 2016/17. Si tratta di sei cartografie elaborate in ambiente GIS le cui fonti sono citate sotto ognuna di queste. La prima riguarda l’individuazione delle Aree Interne, aree geografiche del nostro paese meno servite dai servizi pubblici, afferenti al Cratere. Sono sei:

Regione Marche

  • Entroterra della Provincia di Macerata
  • Entroterra della Provincia di Ascoli Piceno

Regione Umbria

  • Sud Est Valnerina

Regione Abruzzo

  • Alto Aterno Gran Sasso Laga
  • Val Fino Vestina

Regione Lazio

  • Monti Reatini

Le altre (Appennino basso pescarese e anconetano, Nord Est, Monti Simbruini, Valle Roveto, Subequana) sono state riportate in modo tale da fornire un quadro complessivo anche sulle Aree Interne limitrofe al Cratere. La seconda mostra, utilizzando dati a base comunale forniti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la quantità di suolo consumato pro-capite. La classificazione per grado di montanità (Fig. 3) prevede la suddivisione dei comuni in “montani”, “parzialmente montani” e “non montani” come applicazione dell’art.1 della legge 991/1952 – Determinazione dei territori montani. Tale classificazione è stata trasmessa all’ISTAT dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ed è stata inclusa tra le informazioni di interesse ai fini dello studio statistico del territorio comunale congiuntamente ai codici statistici comunali (fonte: ISTAT). In Fig.4 sono stati rappresentati i Gruppi di Azione Locale (G.A.L.) afferenti ai territori del Cratere. Un Gruppo d’Azione Locale è uno strumento promosso dall’Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali. I GAL sono raggruppamenti di partner pubblici e privati che rappresentano sia le popolazioni rurali, attraverso la presenza di enti pubblici territoriali (comuni, province e comunità montane), sia le organizzazioni degli operatori economici presenti nel territorio. La successiva geografia è relativa all’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM). Si tratta di un indicatore composito costruito attraverso la sintesi di sette indicatori riferiti alle dimensioni della vulnerabilità sociale e materiale ritenute più rilevanti per la formazione di una graduatoria nazionale dei comuni. Implementato dall’Istat all’interno della realizzazione del sistema di diffusione di dati censuari a livello comunale e sub-comunale “8milaCensus”2, ha rappresentato uno strumento di facile lettura capace di esprimere con un unico valore i diversi aspetti di un fenomeno di natura multidimensionale (fonte: ISTAT). Sono stati rappresentati, infine, in Fig.5 i sistemi locali del lavoro (SLL), che rappresentano una griglia territoriale i cui confini, indipendentemente dall’articolazione amministrativa del territorio, sono definiti utilizzando i flussi degli spostamenti giornalieri casa/lavoro (pendolarismo) rilevati in occasione dei Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni (fonte: ISTAT).

Fig. 1 – Aree Interne individuate nel contesto della Strategia Nazionale per le Aree Interne S.N.A.I. | Fonte: Agenzia per la coesione territoriale
(Elab. Federico Eugeni)
Fig. 2 – Suolo consumato pro-capite | Fonte: ISPRA (Elab. Federico Eugeni)
Fig. 3 – Grado di montanità | Fonte: ISTAT (Elab. Federico Eugeni)
Fig. 4 – Gruppi di Azione Locale G.A.L. | Fonte: Rete Rurale Nazionale (Elab. Federico Eugeni)
Fig. 5 – Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale I.V.S.M. | Fonte: Istat (Elab. Federico Eugeni)
Fig. 6 – Sistemi Locali del Lavoro | Fonte: ISTAT (Elab. Federico Eugeni)